A partire dal 3 maggio 2019, la Torre dell’antico castello in Piazza Ferretto (detta anche "Torre dell'Orologio") assume una dimensione pienamente pubblica diventando finalmente, a tutti gli effetti, un monumento fruibile per i cittadini e per i turisti; un luogo dove entrare in contatto con la storia e, allo stesso tempo, prendere coscienza della dimensione contemporanea.
“Un altro segnale di forte attenzione alla città di terraferma, voluto dal Sindaco e dall’Amministrazione tutta”, afferma l’Assessore alla
gestione del Patrimonio, che continua: “Questo importante progetto, curato dal Settore Cultura del Comune di Venezia, consentirà,
grazie alla collaborazione con l’Associazione Pro Loco Mestre e all’opera dei suoi volontari, di tenere stabilmente aperto al pubblico
uno dei luoghi simbolo della città. Un piccolo grande contributo alla valorizzazione delle città di Venezia e delle tante espressioni dell’unicum
veneziano”.
“Questa operazione – spiega l’Assessore al Turismo – rientra pienamente nel processo di sviluppo turistico e culturale della terraferma che
abbiamo avviato fin dal nostro insediamento. Da oggi, i tanti turisti che soggiornano a Mestre avranno a disposizione un’attrazione in più, un luogo
antico dove avviarsi alla conoscenza della città contemporanea”.
Il progetto di allestimento è stato pensato per offrire alla cittadinanza, alle scuole e ai turisti, alcuni elementi storici e contemporanei
raccontati in 11 pannelli, in italiano e in inglese, per un primo approccio alla conoscenza della città.
Nel corso dell’anno si organizzeranno visite guidate, mostre fotografiche temporanee sulla città e piccole presentazioni di libri a tema.
All’interno della Torre sarà possibile trovare informazioni su attività e manifestazioni culturali, oltre che sulle principali attrazioni
turistiche.
Da questa pagina è possibile consultare una copia del pieghevole informativo distribuito all'interno:
All'interno della Torre il percorso si snoda a partire dal piano terra, adibito anche a nostro punto informativo, da cui si evidenziano le arcate gotiche delle porte
di accesso medievale alla Città murata (che si presentano parzialmente trasformate da modesti interventi edilizi successivi), insieme alle alterazioni
dovute ai resti degli intonaci con le scritte propagandistiche del 1935 relative al Periodo fascista.
Qui è possibile osservare esposto il plastico della Città murata di Mestre in epoca rinascimentale, realizzato da Roberto del Maschio assieme
all’ing Marco Sbrogiò nel 1993, e donato all’Amministrazione comunale di Venezia dall’avv. Piero Bergamo Presidente del Centro Studi Storici di Mestre.
Sono poi presenti alcune vetrine contenenti una selezione di reperti di interesse storico-archeologico per Mestre,
provenienti dai molteplici ritrovamenti effettuati soprattutto dal prof. Giuseppe Urbani de Gheltof, ed affidati all’Amministrazione comunale,
insieme alla gigantesca “chiave di volta” scolpita in pietra d’Istria, raffigurante la testa di un probabile Nettuno, che si attribuisce appartenere
alla preesistente villa Giustinian (villa demolita a cavallo tra 1700/1800 su cui successivamente è sorto l’edificio della ex scuola E. de Amicis).
La testa è venuta alla luce una decina di anni fa durante i lavori inerenti le fondazioni del palazzo adiacente l’ex scuola de Amicis.
I piani superiori, visitabili attraverso la scala lignea esterna, ospitano il seguito dei pannelli relativi alla mostra sulla storia ed
evoluzione della Città di Mestre. La visita a questi tre piani permette di osservare completamente l’interno della torre,
con le varie strutture edilizie connesse alla successiva inclusione nella Citta murata (la torre era preesistente), fra cui i passaggi del
camminamento di ronda ed altro.
Arrivati al terzo piano, infine, è possibile vedere il nuovo meccanismo elettronico dei due orologi. Una particolarità dei quadranti esterni
è data dalla loro diversità: quello posto nella parete nord ha i numeri in caratteri romani, mentre quello a sud, fatto di lastre di vetro
illuminate da dentro, è in caratteri arabi.
Da qui si può godere di una vista sulla piazza adiacente, oltre che trovare una grande stampa di una immagine satellitare della città ed
una presentazione in loop di centinaia di fotografie proiettate a muro.
La Torre infine termina su una terrazza esterna non agibile al pubblico, posta sopra il quarto piano, dove è collocata la campana in bronzo
che, fino a due decenni fa, batteva le ore e le mezzore attraverso un meccanismo meccanico collegato agli orologi.
L'apertura della Torre Civica di Mestre sarà esclusiva opera di volontariato della associazione Pro Loco Mestre con i seguenti orari: